21. ottobre 2020

Micheline Calmy-Rey: «Non precipitiamoci a Bruxelles»

L’accordo quadro con l’UE «annullerebbe tutti i risultati di anni di fruttuosa collaborazione della Svizzera con l’UE. Non saremmo trattati diversamente da un qualsiasi altro Paese terzo al quale vengono imposti controlli e pareri vincolanti della Corte di giustizia dell’Unione europea...», scrive Micheline Calmy-Rey, Consigliera federale e Capo del Dipartimento federale degli affari esteri dal 2003 al 2011, sul settimanale «Weltwoche». Calmy-Rey ritiene che non ci sia «assolutamente alcuna fretta» di firmare un accordo, piuttosto consiglia di guardare al modello inglese, di trovare un’intesa interna e poi di rinegoziare l’accordo «a fondo».