Benvenute famiglie numerose: o perché il massimo possibile è il male assoluto
«Questi trattati sono talmente miserabili da chiedersi come sia possibile difenderli», scrive Markus Somm nel «Somms Memo». Ciò che il consigliere federale Ignazio Cassis definisce il «massimo possibile» in riferimento agli accordi quadro con l’UE è, in realtà, il male assoluto.
Ciò è chiaro se si guarda più da vicino al significato degli accordi quadro con l’UE con l'adozione «su misura» della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE. Katharina Fontana l’ha analizzato nell’«NZZ».
Amore familiare alla UE
Facciamo un esempio: un cittadino portoghese, naturalizzato angolano, arriva in Svizzera. Sua moglie è tunisina.
Ora il cittadino portoghese non solo può portare in Svizzera la moglie, i figli e i genitori. Il ricongiungimento familiare si applica infatti anche ai suoceri tunisini e agli eventuali figliastri. E addirittura anche ai nonni presenti in famiglia, qualora siano assistiti da lei.
Ora, tutte queste persone dovrebbero ottenere il diritto al soggiorno permanente in Svizzera al massimo dopo cinque anni. Per alcune persone questo privilegio esiste anche prima, ad esempio per gli anziani.
In burocratese, il Consiglio federale ci ha fedelmente assicurato che solo le «persone che svolgono attività lucrative» potranno entrare nel Paese. Ma: cosa significa in parole povere?
Qualcuno vuole i sussidi sociali? Ma certo, volentieri!
Il portoghese arrivato può anche ricevere il sussidio di disoccupazione durante i cinque anni. Formalmente, continua a «svolgere attività lucrative». Cosa succede se richiede i sussidi sociali? Nessun problema, il periodo di cinque anni viene interrotto solo dopo sei mesi.
In poche parole, qualsiasi cittadino dell’UE può immigrare in Svizzera con un contratto di lavoro, portare con sé tutta la famiglia, compresi i genitori, i suoceri e i nonni da entrambe le parti, lavorare qui per tre anni e mezzo, poi vivere con i sussidi di disoccupazione e i sussidi sociali... e alla fine ricevere in regalo il diritto al soggiorno permanente. Ciò non cambia anche se l’intera famiglia vive in seguito a spese dello Stato.
Con il turbo verso i 10 milioni di abitanti in Svizzera?
Il Consiglio federale ha ribadito ancora una volta come l’amen in chiesa che non ci si deve aspettare un aumento dell’immigrazione in nessuna circostanza. C’è qualcuno che ha un déjà vu?