08. gennaio 2024

Serve una correzione di rotta: i miglioramenti necessari per il mandato negoziale con l’UE

Leggendo i documenti del Consiglio federale sul mandato negoziale con l’UE si avrà come un déjà-vu. Vi si ritrovano infatti quasi tutti gli elementi dell’accordo quadro che è stato respinto – anche le regole istituzionali: la Svizzera dovrebbe dunque recepire automaticamente il diritto comunitario senza disporre di un equo opting-out, dovrebbe accettare il diritto della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) di impartire istruzioni per il tribunale arbitrale e mandare giù la clausola ghigliottina per gli accordi bilaterali I. In tutto questo, il Consiglio federale non mira a ottenere alcun miglioramento nei negoziati. Se ciò dovesse rimanere così anche dopo la consultazione, c’è da attendersi un trattato che corrisponderebbe a un accordo quadro 2.0.

autonomiesuisse esorta il Consiglio federale a giocare bene le carte del nostro Paese. L’UE esporta in Svizzera decisamente più che non viceversa; la Svizzera offre un posto di lavoro a oltre 1,5 milioni di cittadini e cittadine UE e, nelle due migliori università dell’Europa continentale, forma anche numerosi studenti e studentesse provenienti dall’Unione europea. Il mandato negoziale necessita perlomeno ancora delle seguenti correzioni:

• La libera circolazione delle persone ovvero la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE deve essere esclusa dall’adozione dinamica dei diritti.

• Il tribunale arbitrale deve poter decidere liberamente, senza il diritto vincolante di impartire istruzioni della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE).

• L’accordo di libero scambio deve essere espressamente escluso dalle regole istituzionali.

• Il nuovo accordo deve contenere un’esplicita ed equa clausola di risoluzione.

Inoltre, l’accordo negoziato deve essere sottoposto a un referendum sui trattati internazionali. Se in fondo l’intento dell’UE è quello di far aderire la Svizzera all’UE, il fallimento è inevitabile. La maggior parte della popolazione svizzera non vuole aderire all’UE, neanche in maniera latente. Se non riesce a convincere l’UE a rivedere i punti chiave, il Consiglio federale deve avere il coraggio di interrompere i negoziati. Rimane interessante la possibilità di aggiornare integralmente l’accordo di libero scambio con l’UE. Il Regno Unito ha concluso con l’UE proprio un accordo di questo tipo. E una nuova proiezione del Centre for Economics and Business Research (CEBR) prevede per il Regno Unito una crescita economica decisamente più rapida rispetto ai grandi Paesi dell’UE.

Per spingere il Consiglio federale a correggere la rotta, autonomiesuisse ha redatto un documento di posizione e si è rivolta ai media svizzeri.