L’ex Consigliere di Stato e imprenditore Tito Tettamanti delinea nel «Corriere del Ticino» l’operato infelice del governo nei negoziati con l’UE. Ritiene che la maggioranza del Consiglio federale sia contraria al presente accordo quadro, ma voglia salvare la faccia nei confronti dell’UE – «che non è una democrazia come la nostra e dove il potere della burocrazia è notevole». Potrebbe togliere la testa dal cappio, ribadendo con così tanta risolutezza i suoi tre punti da far sì che l’UE respingesse l’accordo. Tettamanti, tuttavia, considera realistico un altro scenario: il Consiglio federale si accontenta delle modifiche di facciata e firma con umiltà. Lasciando al popolo la soluzione definitiva, per potersi giustificare con Bruxelles: «Questa è la democrazia.»