Iniziativa bussola: firmare ora per fornire delle linee guida al Consiglio federale
«È inaccettabile che il Consiglio federale subappalti la nostra legislazione all’estero», ha sostenuto il movimento Kompass/Europa, vicino agli imprenditori Alfred Gantner, Marcel Erni e Urs Wietlisbach.
Ora lancia la sua Iniziativa bussola. L’iniziativa vuole fissare nella Costituzione federale l’impossibilità per la Svizzera di cedere la propria giurisdizione a Paesi stranieri. In questo modo si vuole proteggere la democrazia diretta e impedire che la Svizzera vada verso un’adesione passiva all’UE.
Allo stesso tempo, il testo dell’iniziativa prevede che tutti i trattati che mirano a una significativa adozione dinamica dei diritti dall’estero debbano essere sottoposti al referendum obbligatorio sui trattati internazionali. In concreto, trattati come l’accordo quadro 2.0 con l’UE potrebbero essere conclusi solo se approvati dal popolo e dai cantoni.
La legislazione e la giurisdizione sono tra le competenze cardine di uno Stato e ne definiscono l’essenza. Con l’adozione dinamica dei diritti, prevista dal Consiglio federale nei negoziati con l’UE, si apre un «vaso di Pandora». Nemmeno l’amministrazione è ancora in grado di stimare con esattezza quante leggi siano coinvolte nell’accordo quadro 2.0. E intanto Bruxelles crea ogni giorno almeno una nuova legge.
È anche vero che già secondo la legge attuale l’accordo quadro 2.0 sarebbe soggetto al referendum obbligatorio sui trattati internazionali. Tuttavia, per fare chiarezza e fornire al Consiglio federale delle linee guida per i futuri colloqui con l’UE, autonomiesuisse consiglia di firmare l’iniziativa bussola. Entro la fine di marzo 2026, i promotori dell’iniziativa devono raccogliere 100 000 firme valide.