27. marzo 2021

Prof. Dott. Giorgio Behr smonta gli argomenti dei sostenitori

«Tutti parlano di svantaggi se si rifiuta il trattato. Ma nessuno sa dirmi esattamente quali sono i lati negativi», afferma il Prof. Dott. Giorgio Behr, presidente del CdA BBC Group e co-presidente di autonomiesuisse al giornale Schaffhauser Nachrichten. Nell’intervista, Behr mostra che gli argomenti dei sostenitori dell’accordo quadro di solito non reggono a un controllo dei fatti. Ad esempio, il Regolamento relativo ai dispositivi medici (MDR) dell’UE non si applica affatto ai fornitori svizzeri, ma solo ai «distributori» che vendono prodotti nell’UE. Lo sforzo iniziale per questo sarebbe certamente grande, ma colpirebbe tutte le imprese dell’UE allo stesso modo. Inoltre, le imprese interessate hanno comunque di solito una società affiliata nell’UE. Behr richiama anche l’attenzione sul preambolo dell’accordo quadro. In esso, l’UE indica come obiettivo la «riduzione delle disparità economiche e sociali tra le sue regioni». «Ridurre le disparità anche con la Svizzera è difficilmente qualcosa che i dipendenti giudicheranno di secondaria importanza – parola chiave: calo dei salari», afferma Behr: «La direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE sarebbe il ‹puntino sulla i›». Pertanto, crede che sarebbe meglio sospendere i negoziati e fare un altro tentativo più avanti.