«La Svizzera può nuovamente partecipare alla Champions League della ricerca», esulta il «Tages-Anzeiger». Ed Economiesuisse si compiace del «temporaneo ritorno della Svizzera». La Commissione europea avrebbe fatto delle concessioni alla Svizzera durante i negoziati: stando a quanto riportato dai media, le ricercatrici e i ricercatori potrebbero nuovamente partecipare ai prestigiosi progetti di Horizon Europe.
Bruxelles mette in prova la Svizzera
Che cosa è successo? Il 20 dicembre 2024, il Consiglio federale ha concluso i negoziati per l’accordo quadro 2.0. In cambio, dal 2025 la Svizzera può partecipare nuovamente a quasi tutti i bandi di Horizon Europe – ma solo «in prova», non essendo ancora riconosciuta ufficialmente come Paese terzo associato. La Svizzera è quindi considerata alla stregua del Marocco e della Corea, che condividono questo destino. Nel 2021, l’UE aveva revocato l’accesso della Svizzera al programma di ricerca, declassandola a «Paese terzo non associato».
Armenia, Tunisia & Co. – più europee della Svizzera?
Per il resto, l’UE non ha alcuna riluttanza. È ragionevole che accolga in Horizon Europe una nazione high-tech come Israele. Ed è anche comprensibile che intraprenda cooperazioni con il Canada e il Regno Unito. Ma perché mai l’UE inserisce nella cerchia degli illustri associati l’Armenia, la Tunisia, la Georgia e le Isole Faroe, tra i tanti, mentre scomunica la Svizzera?
A differenza della Svizzera, questi Paesi non si trovano nel cuore dell’Europa e non hanno mai implorato la stipula di accordi bilaterali con l’UE. Nessun Paese in Europa destina alla ricerca una somma pro capite superiore a quella della Svizzera. Il nostro Paese è considerato campione mondiale dell’innovazione.
L’ideologia dell’UE anziché la promozione della piazza economica
Il comportamento dell’UE dimostra soprattutto una cosa: usando tattiche di privazione e temporeggiamento, vuole colpire la Svizzera come nazione dedita alla formazione in un punto vulnerabile. Al centro dell’UE non ci sono gli interessi a lungo termine dell’Europa come polo di ricerca, bensì l’ideologia di allineare gli Stati europei sotto il comando di Bruxelles.
Tra l’altro, il Liechtenstein, che dispone di un’università, dice «No, grazie» a Horizon Europe.