17. luglio 2025

Ricercatori UE: Horizon è solo un fuoco di paglia!

«L’industria europea è rimasta indietro in termini di innovazione…». Negli ultimi due decenni, la percentuale delle aziende UE nei settori ad alta tecnologia si sarebbe dimezzata, passando dal 22 all’11 percento.

Questa affermazione è stata tratta da un nuovo studio dell’Institute for European Policymaking dell’Università Bocconi e dell’EconPol Europe con il sostegno dell’ifo Institute tedesco. I ricercatori volevano capire l’effettivo apporto di Horizon Europe.

A beneficio dei grandi gruppi

«Dall’avvio di Horizon 2020, nel bilancio dell’UE sono stati stanziati circa 100 miliardi di euro a sostegno della ricerca e dell’innovazione. Tuttavia, l’impatto sembra essere stato scarso», riassumono i prestigiosi ricercatori nell’abstract dello studio. Le testuali parole: «I miliardi dell’UE sono solo un fuoco di paglia».

Cos’è successo con i miliardi di fondi versati?

In base allo studio «Funding ideas, not companies – rethinking EU innovation policy from the bottom up», le risorse sono andate «a pochi grandi gruppi con performance modeste in termini di crescita e innovazione» nonché alle loro divisioni [L1] delocalizzate. Di un’altra fetta [UT2] molto consistente beneficiano programmi di cooperazione con linee guida complesse in cui in genere sono coinvolti confusi consorzi con più di 20 partecipanti. In parole povere, le cifre enormi si perdono nella burocrazia.

Utilizzato efficacemente meno dell’8 percento

Quale sarebbe la cosa più ragionevole? I programmi bottom up forniscono risultati migliori, tuttavia solo se i fondi vanno a singole PMI indipendenti, concludono gli autori dello studio. Tali programmi rappresentano una minoranza esigua. Solo circa il 12 percento delle sovvenzioni raggiunge iniziative individuali innovative o PMI indipendenti. Conclusione: «Viene utilizzato efficacemente meno dell’8 percento del budget». E, come sottolineano i professori, non c’è da stupirsi: «La chiave non risiede in somme maggiori, ma nella creazione di uno spazio per innovazioni pionieristiche...».

autonomiesuisse si auspica che questi risultati aprano gli occhi anche ai politici e ricercatori svizzeri: incentivare le innovazioni e le PMI indipendenti in maniera diretta è nettamente più utile che iniettare miliardi in burocratici programmi di ricerca UE.