07. aprile 2021

Cercasi regalo per Bruxelles?

Il nervosismo dei sostenitori dell’accordo quadro con l’UE sta crescendo. Il presidente della Confederazione Parmelin, infatti, ha intenzione di recarsi a Bruxelles il 23 aprile, accompagnato dal consigliere federale Cassis. Non è ancora chiaro se riprenderanno i negoziati, o se sia piuttosto il caso di comunicare cortesemente che la Svizzera non intende firmare l’accordo quadro. autonomiesuisse prevede la seconda opzione. E poi c’è da chiedersi, come sostiene la rivista «Nebelspalter», se la presidente della Commissione dell’UE, Ursula von der Leyen, avrà del tempo da dedicare agli illustri ospiti di Berna. Innanzitutto, sembra essere certo che il ministro degli esteri Ignazio Cassis non vorrebbe confrontarsi con l’UE a mani vuote. Si tratta di «offrire all’UE il miliardo di coesione, e non solo una tantum, ma pagarlo più volte, rendendolo permanente», scrive la «Nebelspalter». Dal punto di vista imprenditoriale, autonomiesuisse ritiene che, se un Paese deve acquistare l’accesso reciproco al mercato, non si può più parlare di «libero scambio». Quando il Consiglio federale ha intrapreso i negoziati sull’accordo quadro, ha fatto delle promesse a Bruxelles che in una votazione popolare sarebbero state respinte. Errori come questo adesso vanno evitati.autonomiesuisse fa appello al Consiglio federale affinché non firmi un accordo quadro che decreterebbe la fine del modello di successo svizzero e del percorso bilaterale. In quanto voce dell’imprenditoria, autonomiesuisse è pronta a contribuire attivamente al nuovo orientamento della politica europea. A tale proposito, autonomiesuisse ha avviato otto gruppi di lavoro tematici, anche di concerto con Bussola Europa. Ciascuno dei due movimenti valuterà autonomamente i risultati e li introdurrà nella discussione politica. La Svizzera può mantenere il suo vantaggio economico solo imponendo la volontà di preservare una certa autonomia, posizionandosi sulla scena internazionale in modo chiaro e sovrano.