28. agosto 2023

L’auto-legittimazione dell’UE: un pericolo sottovalutato!

Nel suo nuovo libro «Wenn alles reisst – hält die Schweiz?» (Se tutto si lacera, la Svizzera resiste?) l’economista e scrittore Beat Kappeler paragona la Svizzera a un orologio. Questo orologio ha funzionato per decenni con altissima precisione, ma ora ha bisogno di essere regolato. Ad esempio, Kappeler critica l’amministrazione per essersi riempita di ordinanze contro le quali non c’è un referendum. Questa burocrazia costringe ogni azienda a gonfiare la propria amministrazione. L’ex segretario dell’Unione sindacale svizzera vede, comunque, la Svizzera in una posizione migliore rispetto all’UE. Ecco il motivo: il potere è distribuito meglio e in modo più federale tra parlamento, governo e popolo. Kappeler sfata, pertanto, il mito secondo cui la Svizzera sarebbe stata una nazione di contadini rozzi. Dimostra che, anche prima del Giuramento del Rütli, i cantoni originari erano integrati nelle catene di fornitura del continente e avevano un orientamento di mercato «internazionale». Ritiene questo sia un motivo in più per esortare la politica a essere più sicura di sé nel rispondere alle richieste dell’UE. Staremmo sottovalutando la dinamica di auto-legittimazione delle autorità dell’UE. Quindi, a partire dal 1963, la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) e le commissioni si sarebbero sempre più attribuite competenze al di sopra delle norme nazionali – e mai decise dagli Stati membri.

Tali auto-legittimazioni, secondo il teorico dei sistemi Niklas Luhmann, si chiamerebbero «autopoiesi». E porterebbero a una crescente centralizzazione dell’UE. «Ma non sono legittimate dal punto di vista legale, contrattuale o democratico», denuncia Kappeler. Di questa mancanza di democrazia si occupa anche il Prof. Dr. iur. et Dr. rer. pol. h. c. Carl Baudenbacher nel libro «Das Schweizer EU-Komplott» (Il complotto svizzero dell’UE) del 2019. Descrive, ad esempio, come la Repubblica Ceca, la Danimarca, l’Irlanda, la Polonia, il Portogallo e il Regno Unito abbiano annullato, di punto in bianco, le votazioni popolari previste in merito al Trattato per l’istituzione di una Costituzione europea, dopo i risultati negativi nei Paesi Bassi e in Francia. Perché la Svizzera, una delle più antiche democrazie del mondo, si comporta in modo così remissivo nei confronti dell’UE nonostante questi fatti? Per Baudenbacher è evidente: una cerchia di politici e ufficiali sta segretamente tentando di far entrare la Svizzera nell’UE.