24. gennaio 2021

La «manovra diversiva» del Consiglio federale rischia di fallire

Da destra a sinistra, si esorta il Consiglio federale a premere il tasto reset sull’accordo quadro Svizzera-UE. Perché il Consiglio federale, nelle rinegoziazioni, si limita «proprio e soltanto» a tre punti? Se lo chiede il giornalista Niklaus Ramseyer su «Infosperber», fornendo delle risposte. Perché il Consiglio federale «ritiene che sia il modo migliore per dialogare ancora un po’ con l’UE» e per «poter placare tre importanti gruppi del Paese che si oppongono al trattato con l’UE» – i sindacati, i partiti borghesi e i Cantoni. Eppure, la «manovra diversiva» rischierebbe di fallire, e «l’elefante nella stanza» dell’accordo quadro sarebbe proprio la perdita di sovranità. I tre punti del Consiglio federale andrebbero considerati «come tre topolini nell’angolo della stanza». Solo i verdi liberali ed Economiesuisse avrebbero esortato il Consigliere federale Ignazio Cassis a firmare rapidamente il trattato con l’UE. «Con tali dichiarazioni, è più probabile che l’associazione indebolisca il sostegno che riceve dal mondo economico, piuttosto che rafforzare quello per l’accordo quadro con l’UE», sottolinea Ramseyer. Degli «imprenditori rinomati» avrebbero creato «l’astuta controproposta che sa usare le parole» chiamata autonomiesuisse. Un comitato simile sarebbe l'alleanza Bussola Europa. Durante la sua visita a Bruxelles, la nuova responsabile dei negoziati, la Segretaria di Stato Livia Leu, non avrebbe incontrato la presidente della Commissione dell’UE Ursula von der Leyen. Non ci sarebbe stato nemmeno un responsabile dei negoziati per la Svizzera. «L’UE si limita a negare la necessità di negoziare o riprendere a negoziare in merito all’accordo quadro con la Svizzera.» All’incontro con LEU, l’ufficio di presidenza dell’UE avrebbe mandato solamente il vice capo di gabinetto. «In questo modo Bruxelles ha voluto far capire alla rappresentante svizzera che nell’accordo quadro c’è ben poco spazio per negoziare sui topolini – figuriamoci sugli elefanti.»