Il consigliere federale Ignazio Cassis ed economiesuisse criticano l’UE
In occasione della «Giornata dell’economia» l’organizzazione mantello economiesuisse rende note ogni anno le proprie posizioni. Il presidente di economiesuisse Christoph Mäder ha sfruttato la sua prima partecipazione a questo evento per esprimersi a favore di una «economia di mercato liberale e sostenibile». Più sorprendenti, tuttavia, sono state le parole del giurista sulle relazioni tra la Svizzera e l’UE. Mäder ha criticato le «misure inaccettabili e illegittime dell’UE» che «puniscono» la Svizzera trattandola peggio della Turchia o dell’Ucraina, come hanno commentato i giornalisti Markus Somm e Dominik Feusi nel podcast «Bern einfach» della rivista «Nebelspalter». Anche il consigliere federale Ignazio Cassis è intervenuto nel corso della giornata, esortando la Commissione europea a rispettare gli accordi con la Svizzera. Il politico ha dichiarato di aver sostenuto l’accordo quadro, ma come riporta la «Nebelspalter», ha aggiunto quanto segue: «Tuttavia devo riconoscere che il vincolo è troppo forte, i punti di contatto troppo limitati e il prezzo troppo alto». Cassis ha affermato che il collegamento dell’accordo quadro con altri aspetti come quello della ricerca è «inadeguato e controproducente» e che sente spesso dire che la Svizzera ha un atteggiamento da «cherry picker», confutando però questa tesi visto il deficit di bilancio commerciale di 25 miliardi. Il consigliere federale ha comunque ammesso che la Svizzera ha anche fatto qualche errore nei negoziati, una critica chiaramente indirizzata al suo predecessore Didier Burkhalter e al relativo Segretario di Stato Yves Rossier, sottolineando che la Svizzera deve dire con decisione cosa vuole. A suo giudizio, tuttavia, l’UE dovrebbe anche chiedersi in che modo intenda rendere l’Europa geopoliticamente forte se non è in grado di collaborare con Paesi affini.