19. giugno 2024

Dopo il primo passo giusto, il caporedattore della NZZ compirà anche il secondo?

Il caporedattore della «NZZ» Eric Gujer trae spunto dall’occasione delle elezioni europee per esaminare da vicino il Consiglio europeo. Il suo giudizio è implacabile. Mentre l’UE ama atteggiarsi a tempio della democrazia e denunciare le mancanze di altri Stati, il Consiglio europeo esercita la propria sovranità ormai solo in circostanze eccezionali. Per il resto, quest’organo è dominato dai giudici. «A fare del Consiglio europeo l’organo legislativo supremo non sono più i governi eletti dai cittadini, bensì giudici che non godono di legittimazione democratica.» Secondo Gujer, il deficit di democrazia dell’Unione europea e il distacco dalla realtà delle istituzioni europee sono in continuo aumento, il che lascia i partiti di protesta nazionalconservatori liberi di prosperare. «Tutto sta diventando sempre più formalista, inerte e, in ultima analisi, arbitrario», scrive il caporedattore. L’UE sa mettere in atto cambiamenti tangibili solo in situazioni di crisi, come la minaccia di default della Grecia o la pandemia di Covid-19. «In questo vuoto si inserisce la Corte di giustizia dell’Unione europea, trasformando i trattati conclusi e modificati dagli Stati nazionali in una sorta di costituzione», critica Gujer. E aggiunge: «La creatività e l’audacia imprenditoriale sono estranee a un’Unione che venera giudici e regolamenti.» Non sorprende che l’UE stia ristagnando, indipendentemente da chi è al potere.

autonomiesuisse si domanda quanto ci vorrà prima che Gujer tragga dalla sua diagnosi spietata anche le giuste misure terapeutiche per la Svizzera. Con la soluzione pacchetto del Consiglio federale la Svizzera finirebbe per sottomettersi completamente alla Corte di giustizia dell’Unione europea e vincolarsi a una UE iperregolamentata e in svantaggio a livello globale. Sarebbe la fine del bilateralismo pacifico, che persegue sempre una situazione reciprocamente vantaggiosa per entrambe le parti. Dopo il primo passo giusto, quando riuscirà Gujer a compiere anche il secondo? E soprattutto: quando il Consiglio federale si accorgerà di procedere nella direzione sbagliata?