09. aprile 2021

autonomiesuisse chiede al Consiglio federale di non fare promesse affrettate!

In linea con il motto «come lo dico a mio figlio?», la prossima settimana il Consiglio federale ha intenzione di discutere su come il presidente della Confederazione Guy Parmelin ed il consigliere federale Ignazio Cassis il 23 aprile dovranno negoziare con la Commissione UE l’accordo quadro con l’UE stessa. Mancano nuove argomentazioni a favore dell’accordo. A maggior ragione, i sostenitori dell’accordo quadro stanno mobilitando tutte le loro forze per convincere l’opinione pubblica dell’importanza dell’accordo quadro e dell’UE. autonomiesuisse rilascia pertanto un comunicato stampa, rivolgendo un appello al Consiglio federale. L’importante è attenersi ai fatti: il risultato raggiunto nei negoziati non soddisfa le richieste del Consiglio federale. Non chiarisce in modo significativo le questioni di sovranità sollevate da autonomiesuisse. Nel frattempo, con l’uscita della Gran Bretagna l’UE ha perso importanza. Il Consiglio federale deve quindi parlare in modo schietto all’UE, comunicandole che non può portare avanti il presente accordo. Nel farlo, non deve ripetere gli errori del passato. Bisogna evitare impegni e promesse affrettati. Se il Consiglio federale deciderà di rabbonire Bruxelles con un «contentino», sarà il caso di rammentargli che l’UE raggiunge comunque regolarmente un considerevole surplus commerciale con la Svizzera. Serve un nuovo inizio, che la Svizzera deve sfruttare per stabilire la sua posizione.