20. ottobre 2025

La coppia di economisti unita come mai prima d’ora: «Gli studi sono completamente irrealistici»

Quando la dr. Alexandra Janssen, CEO di Ecofin e co-presidentessa di autonomiesuisse, e il moderatore nonché economista dr. Fabio Canetg parlano durante il podcast «Börsenstrasse Fünfzehn», si trovano d'accordo raramente. Sorprendentemente, però, entrambi hanno bocciato gli studi commissionati dalla Confederazione e da economiesuisse sugli accordi quadro con l’UE.

Canetg afferma: «Voler fare previsioni fino al 2045 è ambizioso». A tal fine, dovrebbero almeno basarsi su ipotesi ragionevoli. Ma non è il caso dello studio Ecoplan della Confederazione. Lo studio, infatti, presuppone che in caso di no agli accordi quadro, tutti gli accordi bilaterali verrebbero meno. Canetg ha affermato testualmente: «Uno scenario completamente irrealistico.» Analogamente, già nel caso dello SEE si era minacciato che non sarebbe mai stato possibile concludere accordi bilaterali, salvo poi, pochi anni dopo, concludere tutto.

Compito dubbio

Se in futuro la crescita dovesse risultare inferiore, gli studi attribuiscono tale calo principalmente alla soppressione della libera circolazione delle persone. «Anche questa ipotesi non ha alcun senso», afferma Canetg. «Potremmo continuare a reclutare manodopera in Germania. L’UE non può certo vietarcelo.»

Janssen mette in discussione anche il compito dello studio: «I ricercatori avevano il compito di quantificare i danni causati dal rifiuto degli accordi quadro. Non è stato affatto esaminato quale sarebbe l’entità del danno in caso di approvazione della normativa.» Il PIL pro capite svizzero è pari a un multiplo di quello dell’UE. «Non possiamo pensare che importare la burocrazia dell’UE faccia bene alla nostra economia.» L’economia di Francia e Germania è in calo.

Fiducia compromessa

Janssen e Canetg suppongono che la fiducia nei committenti di tali studi dovrebbe diminuire: «La gente si rende conto che i numeri e la realtà sono molto diversi tra loro.» Canetg aggiunge: «Anche economiesuisse e il PLR, che sostengono gli accordi quadro, potrebbero risentirne.»

Janssen spiega tra l’altro, fin dove potrebbe arrivare l’influenza di Bruxelles. In futuro la Svizzera dovrebbe adottare la maggior parte delle norme di Bruxelles attraverso procedure di integrazione. Ciò significa che il diritto dell’UE varrà in Svizzera immediatamente, nei minimi dettagli. «In futuro non potremo più dire: macelliamo gli animali. Perché, in conformità con le norme UE, vengono abbattuti», afferma Janssen.

«È assurdo cedere la sovranità della Svizzera per una cosa del genere», riassume Janssen. Canetg risponde: «Sono completamente d’accordo con te!»