I sostenitori dell’accordo quadro con l’UE si sentono mancare il terreno sotto i piedi, commenta il SonntagsBlick, in primis perché il Consiglio federale non si pronuncia e, in secondo luogo, perché sono scesi in campo nuovi e «pericolosi oppositori». Il leader dell’UDC Christoph Blocher è stato un «avversario comodo» per gli euroturbo perché, essendo un polarizzatore, quasi nessuno voleva schierarsi dalla sua parte. Ma adesso ci sono altri a «dominare la scena», in particolare l’alleanza Kompass/Europa e il movimento autonomiesuisse. Entrambi i gruppi sono di matrice centrista, raccolgono simpatizzanti tra le fila dell’imprenditoria e stanno rapidamente acquistando nuovi membri. Per i sostenitori dell’accordo si tratta di un «incubo». «Nel fronte dei sì si aggira persino la paura che l’accordo possa naufragare già in Consiglio federale», sospetta il Sonntagsblatt. La ministra di giustizia Karin Keller-Sutter «è molto critica sull’accordo». autonomiesuisse ha l’impressione che gli ultimi sostenitori dell’accordo quadro tendano più a salvarsi la faccia che a presentare dei validi argomenti. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) deve trovare una soluzione per uscire dall’impasse in cui si è infilata.